Permane la situazione di incertezza sul tratto stradale che collega Paterno a Dipignano
Sembra di cadere nel grottesco, ma nella frase che dà il titolo a questo articolo si può tranquillamente riassumere
l’atteggiamento di paternesi e dipignanesi, ormai stanchi di inutili promesse e di vuote parole. Oggetto della questione
è, manco a dirlo, sempre lo stesso: il tratto della provinciale che collega Dipignano e Paterno. Proprio lì, in località
Serra-Coste, a metà febbraio del 2005 si è abbattuta una grande quantità di detriti per una frana che ha fatto crollare
addirittura una casa privata, per fortuna disabitata al momento dell’incidente.
Da quel giorno, sono passati più di quattro lunghi mesi, fino al 29 giugno, quando, sia pure per una sola
corsia stradale, il tratto è stato riaperto alla circolazione. Nei quasi 130 giorni di chiusura, inutile specificare i
disagi con i quali i cittadini di Paterno hanno dovuto convivere, considerando che,
al di là della disponibilità di strade
alternative per raggiungere Cosenza (il tratto S. Maria di Pugliano-Piano Lago, e poi l’autostrada, oppure la vecchia
strada che passa per Donnici), alcuni servizi primari rimanevano in un precario e difficile stallo: pensiamo soltanto al
notevole ritardo con cui si raggiungeva Paterno da Dipignano, considerando che proprio lì è localizzata la Guardia Medica
notturna riservata a Paterno.
Ebbene, la riapertura del tratto ad una sola corsia, effettuata, come già ribadito,
il 29 giugno 2005,
rappresentava, a dire degli amministratori provinciali, una soluzione temporanea in vista di una
verifica più opportuna da
compiere sul sito e di conseguenti misure che avrebbero sgombrato il terreno da ulteriori pericoli. Addirittura, in un
incontro del 15 aprile dello stesso anno, sollecitato da un comitato spontaneo di cittadini paternesi e dipignanesi giunti a
manifestare civilmente in Piazza Prefettura a Cosenza, era emersa l’ipotesi di pensare ad un percorso alternativo, da
sfruttare considerando i numerosi sentieri che già in passato collegavano Dipignano e Paterno:
Superate le emergenze – dichiarava in proposito l’assessore provinciale alla viabilità Arturo Riccetti
– chiederemo una riunione tra la Comunità montana, la Regione Calabria, l'amministrazione provinciale e i Comuni per
discutere il progetto di una strada alternativa. Abbiamo già visto un probabile sentiero da trasformare in strada
percorribile da auto e autobus. I costi però sono molto alti, all'incirca 2 milioni di euro, ma in futuro programmeremo un
progetto di massima e chiederemo all'ente regionale un accordo di programma. Parole, solo parole, poiché a queste
dichiarazioni, non sappiamo per colpa di chi, fatti non ne sono seguiti: come più volte segnalato anche dai nostri amici
sul forum di PaternoCalabro.it, i giorni, le settimane, i mesi sono trascorsi senza che nessuno abbia mosso un dito,
magari approfittando delle belle giornate dei mesi primaverili ed estivi. Nei
mesi successivi, la situazione non è affatto migliorata, anzi. Addirittura, come segnalato
più volte da stampa e cittadini, mentre la frana avanzava indisturbata, il
tratto stradale rimaneva aperto al traffico, e, come scriveva Alfredo Viafora
sul Quotidiano della Calabria del 14 gennaio 2006, l’interesse per risolvere una problematica incombente e rischiosa rimane
chiuso nel silenzio delle istituzioni. In un precedente intervento su
queste pagine, il 15 gennaio 2006, ci eravamo augurati di non dover più tornare sulla questione, almeno non per
segnalare il verificarsi della prossima frana. A seguito di una nuova perizia,
nei giorni successivi la strada era stata nuovamente chiusa al traffico, ma solo
dalle 20 alle 7, e tutto lasciava presagire che sarebbero state prese tutte le
misura necessarie a risolvere la questione una volta per tutte. In realtà,
questo silenzio è servito soltanto a far scivolare tutto in un dimenticatoio
sterile e assai inutile, che oggi, a dicembre 2008, quindi a quasi quattro anni
(!) dal verificarsi della frana, è tornato di attualità a seguito del maltempo e
delle piogge incessanti di questi giorni. La situazione si è fatta nuovamente
problematica, quindi l'Amministrazione Provinciale ha deciso di chiudere per
l'ennesima volta il tratto stradale. Che sia la volta buona perché si affronti
il problema una volta per tutte? Lo speriamo vivamente, a nome dei paternesi e
dei dipignanesi.
Luigi Caputo - 14 Dicembre 2008
Aggiornamento
Il servizio di Pippo Gatto andato in onda su TEN il 15 gennaio scorso